

Poche case, l’inconfondibile fontana ed il colle Cesarò a vegliarla d’alto. Questa la Partinico di 160 anni addietro fatta rivivere dal prof. Filippo Grillo.

Un immagine suggestiva di un borgo di cui poche cose sono sopravvissute e riemersa recuperando un’incisione di Eugène Monard, sulla sinistra – ben evidenti – i resti dell’antico acquedotto
che l’attraversava la piazza.
Viaggio in un passato sconosciuto dove l’essenziale si presta al fascino bucolico di anni in cui la Sicilia ed i suoi borghi erano attrattiva per tantissimi tra letterati, pittori e cartografi europei che hanno contribuito, con le proprie memorie scritte e raffigurate, a lasciare traccia di un tempo altrimenti sconosciuto.
Filippo Grillo, antropologo ed artista estroverso, si è dedicato negli anni a varie forme di ricerca artistica, dalla pittura alla scultura, dalla poesia alla musica è curatore e proprietario della “Collezione Grillo”, vero e proprio museo sulla tradizione popolare e contadina siciliana.