ROMA, 9 ago (Reuters) – Il governo italiano ha limitato l’impatto di un’improvvisa tassa sugli utili realizzati dalle banche del Paese, innescando mercoledì una ripresa dei titoli finanziari dopo la disfatta della seduta precedente.
Il ministero dell’Economia ha chiarito nella tarda serata di martedì che la sua imposta sui guadagni straordinari del 40%, una misura una tantum rivolta alle banche sui profitti realizzati dagli alti tassi di interesse, non supererà lo 0,1% del loro patrimonio totale.
Mentre altri paesi europei come Spagna e Ungheria hanno introdotto tasse straordinarie sulle banche, l’annuncio dell’Italia di lunedì scorso ha colto di sorpresa i mercati, danneggiato la fiducia e sollevato timori di ulteriori misure in tutta Europa, hanno detto gli analisti.
Gli analisti di UBS hanno affermato che la tassa avrebbe un impatto totale di 1,9 miliardi di euro (2,1 miliardi di dollari).
Secondo i calcoli di fonti e analisti romani, l’impatto iniziale della misura pre-cap sarebbe stato di poco inferiore ai 3 miliardi di euro.
Martedì gli analisti della città hanno stimato che l’imposta sui guadagni straordinari potrebbe portare fino allo 0,5% del totale delle attività bancarie ponderate per il rischio (RWA) del 2023 nelle casse del governo italiano.
Le azioni degli istituti di credito italiani Intesa Sanpaolo ( ISP.MI ), Banco BPM ( BAMI.MI ) e UniCredit ( CRDI.MI ) sono rimbalzate tra il 3,3% e il 4,4%, mentre FinecoBank ( FBK.MI ) ha guadagnato il 6%.
UBS ha affermato che l'”erosione degli utili” prevista nelle banche retail italiane variava dal 6% per Unicredit al 15-16% per Banco BPM.
La banca restituisce un rapido contraccolpo
Il governo conservatore del primo ministro Georgia Meloni ha lanciato l’idea di un prelievo bancario ma sembrava aver abbandonato il piano e il risultato effettivo è stato una sorpresa anche per i ministri riuniti per una riunione di gabinetto lunedì sera.
La mossa è stata annunciata in una conferenza stampa in tarda serata, alla quale non hanno partecipato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e la Meloni.
Nonostante il nervosismo del mercato, i dati del governo di mercoledì hanno sostenuto la mossa, accusando le banche di aver intascato molti dei guadagni derivanti dall’attuale tornata di aumenti dei tassi di interesse.
“Alcuni banchieri se ne rammaricano, ma stiamo parlando di un’industria che fa miliardi e miliardi di profitti senza muovere un dito”, ha detto alla radio pubblica il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
“E’ economicamente e socialmente giusto ridistribuire una piccola parte di questi profitti”, ha aggiunto, confermando l’utilizzo di programmi governativi per aiutare i titolari di mutui e chi ha bassi redditi e piccole pensioni.
($ 1 = 0,9113 euro)
(Segnalazione di Alvis Armellini e Francesca Piccioneri; Scrittura di Valentina Jha e Keith Weir; Montaggio di Alexander Smith e Mark Potter
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